IMPRESE E START-UP CHE SBARCANO NEL MERCATO NORDAMERICANO. New York: un mercato da 80 miliardi di dollari l’anno”.

Scorcio di Manhattan

Poca burocrazia negli Stati Uniti d’America vuol dire più attenzione da parte dell’impresa italiana esportatrice nel mercato americano.

 

               

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La burocrazia leggera negli Stati Uniti d’America consente un raggio di manovra più celere.

I rischi però ci sono ugualmente e la maggiore libertà deve rendere l’impresa italiana più responsabile e accorta prima di mettere “passi falsi“.

Prendere tutte le precauzioni non è premunirsi in maniera indiscriminata. Bisogna iniziare ad assumere l’atteggiamento più adatto al contesto prescelto.

I motivi di una scelta possono essere tanti ma la soluzione corretta è solo una. E questa deve orientare l’approccio decisionale, senza dimenticare la “capacità di riadattamento” alle circostanze di volta in volta emergenti che possono imporre rettifiche improvvise e rapide.

In altri termini, scegliere di aprire il negozio “vicino casa dei miei” è un motivo personale.

La necessità di avere questo negozio nel posto giusto perché realizzi il suo scopo potrebbe comportare l’abbandono delle motivazioni personali.

 

               

 

Al contrario, un approccio diretto e concreto significa valutare l’opportunità della scelta.

Il “mercato estero” non comprende dinamiche “di rinvio” e “mutevolezza”.

Per questo l’affare da realizzare appare pronto e disponibile nei termini prestabiliti già all’inizio della sua esecuzione.

Entrare nel mercato americano vuol dire prima di tutto la messa a norma dei propri prodotti e assicurare lo svolgimento dei propri servizi in conformità alle norme.

New York è il naturale approdo per le imprese che sbarcano dall’Italia. Gli Stati Uniti non sono tutti uguali, bensì formano una nazione eterogenea.

La realtà newyorkese si presenta con le sue unicità.

 

               

Una metropoli in cui si trovano:

  1. oltre otto milioni di abitanti;
  2. circa cinquantadue milioni di turisti all’anno;
  3. vendite al dettaglio di oltre ottanta miliardi di dollari l’anno;
  4. ottomila ristoranti;
  5. un milione di voli all’anno;
  6. ventidue linee metropolitane e oltre cinque milioni di fruitori della metro al giorno;
  7. oltre cinquemila autobus e tredicimila taxi.

New York presenta le sue peculiarità che la rendono un unicum come Stato e, inevitabilmente, come mercato, non fosse altro che per i numeri detti innanzi che determinano “massa critica” molto più velocemente che in qualsiasi altro posto dell’America e del mondo.

Essa è uno “stato nello stato” che pone sfide specifiche per lo sbarco nel suo grande mercato.

Ma se si riesce in un mercato come quello di New York significa essere a buon punto per arrivare anche in altri mercati.

               

La sua complessità è notevole per l’alto tasso di innovazione e cambiamenti continui che la caratterizzano.

La conquista di uno spazio di mercato per i beni e servizi di un’impresa italiana è più a portata di mano con una assistenza legale e contrattuale ad ampio raggio.

A differenza delle semplici agenzie o del fai da te sono affrontati anche gli aspetti legali nazionali e internazionali.

Autore: Ufficio comunicazioni di “Italynlaw,” Studio Legale.

Figura 4: vista di Manhattan, New York City.

Fonte: “Italynlaw”.

               

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